Si definiscono radiazioni ionizzanti
radiazioni elettromagnetiche o corpuscolari dotate di sufficiente energia per “ionizzare” la materia che attraversano, cioè per estrarre elettroni dagli atomi, mettendo così in moto, attraverso successive collisioni, un gran numero di particelle elettricamente cariche. Queste, rallentando, depositano energia e creano dei danni alla struttura chimica della materia attraversata. [Fonte: ENEA]
Le radiazioni α, β e γ di cui abbiamo parlato nel corso della nona lezione del corso Fisica per i cittadini rientrano tra queste. Fanno parte di questa categoria anche i raggi X e i più energetici tra i raggi UV. Come visto nel corso non tutte queste particelle hanno la stessa capacità di penetrazione.
I rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti e il loro impiego in medicina
Gli effetti delle radiazioni ionizzanti sull’uomo sono stati studiati e dipendono dalle dosi di radiazione a cui è sottoposto l’organismo. A seconda delle dosi possono infatti intervenire tumori e mutazioni genetiche.
Le radiazioni ionizzanti sono per la maggior parte già presenti in natura: il gas radon è ad esempio un elemento naturale che in Italia viene costantemente misurato dalle Agenzie Regionali per l’Ambiente. Inoltre dagli anni ’90 è oggetto di una campagna di valutazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.
Infatti gli effetti nocivi di questo tipo di radiazioni sull’uomo sono noti: l’esposizione al gas radon, ad esempio, è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo di sigarette.
Le radiazioni ionizzanti trovano impiego però anche in campo medico con finalità diagnostiche e curative, dalla radiografia alla radioterapia.
Quali radiazioni non sono ionizzanti?
Lo spettro delle onde elettromagnetiche permette di distinguere e classificare in maniera più intuitiva le diverse tipologie di radiazioni. Sono ionizzanti le onde con frequenze molto alte (e lunghezze d’onda di conseguenza corte), perché l’energia trasportata dai singoli fotoni è proporzionale alla loro frequenza.
Come evidenziato dallo spettro in figura, gli infrarossi, le microonde, le onde utilizzate per la televisione o la radio NON sono radiazioni ionizzanti.
Curiosità: il 5G di cui si discute molto utilizza bande di frequenza nella gamma delle microonde e della televisione. Per questo tipo di radiazioni, non è nota alcuna modalità di interazione che potrebbe portare allo sviluppo di tumori.
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