Che cos’è l’effetto Dunning-Kruger?

Nel 1999 due ricercatori, David Dunning e Justin Kruger, condussero uno studio sulla difficoltà a riconoscere le proprie incompetenze. I risultati di tale ricerca permisero di formulare una teoria secondo la quale:

le persone con meno conoscenze su un determinato campo tendano a sovrastimarle e tendono anche a non riconoscere le proprie mancanze. Il risultato è che quando le persone sono ignoranti o incompetenti in un determinato ambito e su di esso prendono decisioni, arriveranno a conclusioni errate e compiranno scelte sbagliate senza rendersene conto.

L’effetto Dunning-Kruger e le elezioni americane del 2016

Nel suo “La conoscenza e i suoi nemici” Tom Nichols prende ad esempio l’elezione nel 2016 di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. “In quel caso – scrive Nichols – gli elettori non solo non si sono preoccupati che Trump fosse ignorante o che si sbagliasse, ma probabilmente non sono stati in grado nemmeno di riconoscere la sua ignoranza o i suoi errori.

Anche in questo caso “la colpa” è dell’effetto Dunning-Kruger. David Dunning davanti ai risultati dell’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti nel 2016 ha commentato:

Negli elettori, l’assenza di competenze sarebbe deplorevole, ma forse non così preoccupante se la gente avesse la percezione di quando è imperfetta la propria conoscenza civica. Se lo facesse potrebbe aggiustare le cose. Ma l’effetto Dunning-Kruger indica qualcosa di diverso. Indica che ad alcuni elettori, sopratutto quelli che affrontano importanti problemi nelle loro vite personali, potrebbe forse piacere quello che dice Trump, ma non ne sanno abbastanza per ritenerlo responsabile delle sue gravi gaffe. (*)

L’effetto Dunnin-Kruger si può incontrare però in tantissimi ambiti. Scegliere “a cosa dar credito” in assenza di un alto livello di conoscenze su un determinato tema porterà a valutare aspetti che poco hanno a che fare con l’argomento in sé, senza percepire eventuali errori. Maggiore è la conoscenza su un determinato argomento maggiore sarà la consapevolezza dei propri limiti rispetto allo stesso.

L’effetto boomerang

Ma l’effetto Dunning-Kruger non è l’unico elemento che ha portato negli anni molte persone a sostenere teorie mediche prive di fondamento scientifico, come visto nella sesta lezione del corso Fisica per i Cittadini. A rafforzarlo c’è l'”effetto boomerang“, studiato da Brendan Nyhan nel 2010. Secondo Nyhan le persone, messe di fronte a prove che dimostrano i loro errori, cercheranno nuovi contenuti per rafforzare le proprie convinzioni, sospettando in maniera ancora più forte che siano gli altri a sbagliare.

In questo contesto anche provare a usare i social media per combattere fake news e disinformazione rischia di fornire nuove conferme ai propri sostenitori. Infatti per negare una vicenda occorre raccontarla, dando spazio a qualcuno di crederla vera.

 

(*) Tom Nichols, La conoscenza e i suoi nemici: l’era dell’incompetenza e i rischi per la democrazia. Roma: LUISS University Press, 2017