Le calorie sono tra le unità di misura dell’energia, come abbiamo visto nella settima puntata del corso Fisica per i cittadini.

Nel linguaggio comune le calorie sono però solitamente associate ai cibi e al campo dell’alimentazione, dando adito in qualche caso a piccole incomprensioni. Infatti per convenzione le calorie alimentari si possono trovar indicate come Cal (con la C maiuscola), se non proprio come calorie, ma con un valore diverso da quello inteso dal punto di vista “fisico”.

Quanto vale una caloria alimentare?

Nelle etichette degli alimenti in Italia è sempre più facile trovare indicate le tabelle che indicano le proprietà degli elementi. Tra i vari dati indicati si trova spesso anche il valore energetico dei prodotti, indicato sia in Joule che in kcal.

Non sempre però riviste e siti internet parlando di calorie fanno riferimento alle kcal, ma si riferiscono alle Calorie alimentari (Cal) per le quali occorre ricordare che vale:

1 Cal = 1000 cal = 1 kcal (1 chilocaloria) ∼ 4.000 J

Come comprendere allora quando si parla di calorie alimentari intendendo kcal?

Per evitare fraintendimenti è utile tener presenti alcuni punti di riferimento:

L’organismo umano consuma ogni giorno, a riposo, (cioè anche rimanendo immobili) circa 1000-1500 kcal, ovvero circa 1000 Calorie Alimentari. 

È chiaro quindi che se incontriamo un articolo in cui si parla di diete suggerendo di consumare “2000 calorie al giorno” si intenderanno 2000 Calorie alimentari, ovvero 2000 kcal.

Calorie alimentari e kWh

Come potete verificare anche leggendo le slide messe a corredo della settima lezione di Fisica per i cittadini, l’energia si può misurare anche in kWh (“chilowattora”). Questa unità di misura si utilizza nel quotidiano quando abbiamo a che fare ad esempio con la lettura della bolletta della luce e con gli elettrodomestici.

Vale l’equivalenza:

1 kWh =1.000 kcal = 1.000 Cal= 1.000.000 cal

Come abbiamo calcolato nella seconda lezione, un televisore in standby consuma in un anno circa 4 kWh, ovvero… tanto quanto consuma il corpo umano in 2-3 giorni.