Nel novembre del 2011 la NASA ha inviato su Marte un rover, Curiosity, dotato, tra le varie apparecchiature, di un dispositivo in grado di misurare le radiazioni presenti su Marte. Tale apparecchio ha misurato l’esposizione alle radiazioni sul pianeta in 0,64 mSv al giorno.

Il sistema ha inoltre registrato le radiazioni a cui sarebbero esposti gli astronauti durante il viaggio verso Marte. Si tratta di un valore tre volte maggiore alle radiazioni presenti sul Pianeta Rosso, pari a 1,84 mSv al giorno.

Gli astronauti sullo spazio sono infatti sottoposti a due principali fonti di radiazioni naturali:

Ecco che note queste informazioni possiamo divertirci a calcolare…

  1. Quale quantità di radiazioni assorbirebbero gli astronauti impegnati in una missione verso Marte composta da: 180 giorni di viaggio in andata + 500 giorni di sosta su Marte + 180 giorni di ritorno?
  2. Sarebbe un viaggio rischioso?

Provate a prendere carta e penna! Qui sotto troverete i calcoli e qualche riflessione.

  • Per rispondere alla prima domanda dovremo calcolare:

Le radiazioni assorbite durante il viaggio su Marte

Per questo primo calcolo dobbiamo tenere conto del numero complessivo di giorni di viaggio dato da 180×2= 360 giorni

Moltiplicando i giorni per i valori di rischio di esposizione si ottiene 360 x 1,84 mSv = 662,4 mSv = 0,66 Sv

Le radiazioni assorbite durante la permanenza su Marte

In questo caso andremo a calcolare 500 x 0,64 mSv= 320 mSv. In realtà le radiazioni su Marte non sono costanti e il valore registrato dalla sonda Curiosity pare far riferimento ad un momento di bassa esposizione.

In totale otteniamo un valore di esposizioni pari a circa 1 Sv.

Il problema delle radiazioni in un viaggio su Marte è quindi uno degli aspetti di cui tener conto nel valutare la realizzazione di un viaggio verso il Pianeta Rosso, pur essendo un problema non bloccante.